Itinerario gastronomico

Se è vero che a tavola non si invecchia, le terre dello Spungone sono l'ideale per rimanere sempre giovani, grazie ai prodotti del territorio e ai saporiti piatti della tradizionale cucina romagnola. La Romagna dello Spungone è infatti uno scrigno di sapori golosi, di vini e prodotti tipici di qualità tutti da scoprire e da gustare!

  1. I vini dello Spungone

    Proprio lo spungone, la roccia scaturita da una barriera corallina preistorica, regala ai vini prodotti in questo territorio mineralità, colore, buona acidità, contribuendo alla loro eccellenza. Nascono così l’elegante ed austero Sangiovese, la versatile Albana, il generoso Pagadebit, che ogni località di questo territorio declina in modo peculiare.
  2. Bertinoro, il nome dice tutto!

    Il vino è protagonista nella ‘capitale dell’ospitalità’, a cui è legato da una tradizione antica. Secondo una leggenda suggestiva, il nome di Bertinoro è legato proprio alla bontà del suo vino e si deve a Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio: alla principessa romana, di passaggio su questo colle, fu offerta una coppa di vino e lei, dopo averlo assaggiato, avrebbe esclamato "non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro". Ed ecco qua il toponimo. E, naturalmente, Albana e Sangiovese primeggiano.
  3. Albana e Sangiovese, tesori d’oro e rubino

    L’Albana, primo vino bianco in Italia ad aver ottenuto la Docg nel1987, oggi si può collocare a buon diritto fra i grandi ‘bianchi’ italiani, grazie al grande lavoro di tanti produttori eccellenti del territorio. Corposo e raffinato al tempo stesso, l’Albana si rivela versatile e di grande piacevolezza, sia nella versione secco che in quelle passito e spumante, e trova a Bertinoro il suo terroir ideale. Per celebrare il riconoscimento DOCG, il Comune di Bertinoro insieme al Tribunato dei Vini di Romagna fecero realizzare la Campana dell'Albana, che oggi si può ammirare sulla terrazza della Ca’ de Be’ e i cui rintocchi, ogni anno, annunciano l’inizio della vendemmia. Altrettanto significativa la presenza del Sangiovese, o meglio del Romagna DOC Sangiovese, come recita la nuova denominazione. Bertinoro è una delle sottozone riconosciute, che si fregia della produzione del Romagna DOC Sangiovese Bertinoro Riserva, vino rosso rubino, con sentori di viola e frutti rossi. Per degustarli niente di meglio che rivolgersi a una delle cantine presenti sul territorio bertinorese; alcune di loro si sono riunite in Consorzio per promuovere i loro vini. A Bertinoro, all'interno del borgo medievale, si trova la Riserva Storica dei Sangiovesi di Romagna, che dal 2011, costruisce la memoria enologica di questa regione. In collaborazione con il Consorzio Vini di Bertinoro e con l’Associazione Italiana Sommelier, attraverso laboratori tematici e visite guidate, con il bicchiere in mano, si impara a conoscere il territorio e la produzione vitivinicola di eccellenza.Anche i numerosi locali di Bertinoro offrono l'opportunità di degustare gli squisiti vini locali.
  4. Castrocaro Terme e Terra del Sole: vino, olio, pane

    A Castrocaro Terme e Terra del Sole gli ingredienti per star bene ci sono tutti, e non solo per la presenza delle acque termali, le cui proprietà terapeutiche sono note fin dai tempi antichi. La peculiare composizione del suolo, il microclima che caratterizza le singole aree, contribuiscono a creare un terroir perfetto per la produzione di vini eccellenti: Romagna Sangiovese (con il riconoscimento di una specifica sottozona Castrocaro), Albana, Pagadebit (ottenuto dal vitigno Bombino bianco), Trebbiano, Cagnina. Non a caso all’interno della Fortezza di Castrocaro è allestita l'Enoteca dei Vini Pregiati Locali, curata dalla locale Pro Loco, che fa parte della Strada dei Vini e dei Saporti dei Colli della Provincia Forlì-Cesena. Degustazioni sono possibili anche nelle varie cantine del territorio. Ma anche l’olivo trova qui un habitat favorevole, che dà origine alla produzione dell’olio evo Colline di Romagna Dop, caratterizzato da eccellenti capacità organolettiche e da una bassissima acidità. Assolutamente da assaggiare! Fra i prodotti di questo territorio, vale poi la pena di menzionare il Pane Castrocarino, inserito nell’Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali. Si tratta di un pane molle, cotto nel forno a legna, impastato con acqua delle fonti del territorio, farina locale e lievito.
  5. Predappio, dove il Sangiovese è re

    È il Romagna Sangiovese il re delle colline di Predappio, dove la coltivazione della vite è documentata fin dal Medioevo: a testimoniarlo il museo enologico di Predappio Alta, realizzato nelle antiche cantine della famiglia Zoli, attive fin dal ‘400 e oggi parte integrante della Ca’ de Sanzves, oggi Osteria con cucina. Il riconoscimento della specifica sottozona Predappio attesta il carattere peculiare del Sangiovese prodotto ai piedi dell’antico castello, austero e profondo, robusto e strutturato. A portare avanti questa tradizione numerose cantine, alcune di lunga tradizione, altre nate in epoca più recente, dove è possibile fare degustazioni. Le più importanti di loro hanno dato vita all’associazione “Terre di Predappio” per la promozione del Sangiovese di questa zona. Al vino simbolo di questo territorio, Predappio dedica ogni anno, all’inizio dell’autunno, "La tre giorni del Sangiovese", vera kermesse in onore di questo vitigno. Ma accanto al vino, Predappio Alta offre un altro prodotto tipico tutto da gustare: si tratta del pecorino di grotta, fatto maturare per alcuni mesi nelle gallerie della solfara scavate dentro la montagna. La temperatura costante a 12 gradi, l’elevato tasso di umidità conferiscono al formaggio un gusto unico.
  6. La piadina, simbolo della Romagna

    Tonda, fragrante, golosa, la piadina è davvero "il pane (...) nazionale dei Romagnoli", come la definì Giovanni Pascoli. E anche nella Romagna dello Spungone, dove si presenta più spessa e di diametro minore rispetto a quella del Riminese, essa conferma la sua doppia vocazione di cibo di strada per eccellenza (da comprare nei chioschi presenti qua e là) e di regina della tavola, nelle trattorie e in molti ristoranti. Servita calda, è ideale per accompagnare salumi e formaggi, si sposa al meglio con lo squacquerone dop, il delicato formaggio molle tipico della Romagna. Perfetti per uno spuntino al volo i crescioni, che in un ‘involucro di piadina nascondono un goloso ripieno. Quello tradizionale è con le erbette di campagna, ma ci sono anche zucca, patate, salsiccia, senza dimenticare le varianti meno ‘ortodosse’ (come pomodoro e mozzarella), ma altrettanto gustose, introdotte dalla fantasia delle piadaiole.